GSE & Conto Termico 2019: Guida Veloce

GSE & Conto Termico 2019: Guida Veloce

Oggi chi è intenzionato a investire in un primo impianto fotovoltaico per la propria casa e\o azienda non teme tanto l’impegno economico, che, grazie alle sempre maggiori innovazioni, si dimostra ampiamente ripagato nel tempo, ma le burocrazie e rallentamenti amministrativi.

In realtà si tratta di procedure consolidate nel tempo e hanno tempi di realizzazione precisi, la scelta migliore sta sempre nell’affidarsi a uffici tecnici specializzati nella gestione di dati e aggiornamenti normativi, per evitare mancati riconoscimenti e ricorsi a sanzioni.

Sicuramente una delle sigle più ricorrenti e famose nel mondo delle energie rinnovabile è quella del GSE.
In questo breve articolo cercheremo di sintetizzare al meglio le sue funzionalità e novità nel 2019.

Che cosa è il GSE?

 

GSE sta per Gestore dei Servizi Energetici, è una società legata al Ministero dell’Economia e il suo scopo principale è la promozione dello sviluppo sostenibile.

I suoi ambiti di operatività sono: fotovoltaico, mobilità sostenibile, efficientamento energetico, mercati energetici.

Per far questo è anche promotore e distributore di incentivi per la produzione di energia rinnovabile, supporto alle pubbliche amministrazioni per le politiche energetiche, attività di informazione\formazione per gli operatori & molto altro ancora.

Il conto termico è uno tra i principali incentivi rilasciati dal GSE

Il Conto Termico

Obiettivi del Conto Termico è sostenere l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono  Pubbliche amministrazioni, Imprese e Privati, che potranno accedere a fondi (per il 2019) di 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle PA.

I beneficiari nello specifico sono:

Soggetti privati:

  • Persone fisiche;
  • Condomini;
  • Titolari di imprese;
  • Titolari di reddito agrario;

Amministrazioni pubbliche

Questi per aver diritto agli incentivi devono aver sostenuto spese per la realizzazione degli interventi ammessi nell’agevolazione, presentando (anche tramite soggetto autorizzato) relativa domanda.

Le novità 2019

Innanzitutto una maggiore semplificazione per le domande.

Sono poi confermati incentivi fino al 40% della spesa sugli interventi di isolamento termico delle superfici opache, sostituzione di chiusure trasparenti e di impianti di climatizzazione invernale, pompe di calore, scaldacqua, installazione collettori solari e schermature\ombreggiature delle chiusure trasparenti.

Edifici nZEB: Detrazione fino al 65% delle spese sostenute per i coseddetti “Edifici a energia quasi zero”, che producono tutta l’energia di cui hanno bisogno da fonti rinnovabili.

Se abbinati aumentano:

Nel caso in cui i lavori di isolamento termico siano abbinati alla sostituzione o realizzazione di altro impianto (solare termico, pompe di calore o caldaia a condensazione), l’incentivo concesso dal Conto Termico GSE 2019 per l’isolamento sale al 50%.

Rimborso diagnosi energetica e APE
Una delle novità più importanti del Conto Energia Termico 2.0 2019 è rappresentato dal rimborso totale, quindi un incentivo del 100%, per la Diagnosi Energetica degli edifici e l’Attestato di Prestazione Energetica, il cosiddetto APE. Tutto questo, però, nel caso in cui parliamo di Pubbliche Amministrazioni. Per i privati, le cooperative di abitanti e le cooperative sociali, viene rimborsato 50% della spesa sostenuta.

Approfondimenti e informazioni utili

Per numerose aziende e soggetti privati curiamo da anni la gestione delle pratiche GSE in maniera puntale e personalizzata.

Se avete domande specifiche sul vostro progetto di efficientamento energetico, possiamo garantirvi una consulenza iniziale senza impegno, per capire insieme le vostre necessità ed il percorso migliore da seguire. Maggiori informazioni: qui.

 

ECOBONUS 2019 & DETRAZIONI FISCALI: GUIDA VELOCE

ECOBONUS 2019 & DETRAZIONI FISCALI: GUIDA VELOCE

Continua la rubrica di Guide Veloci di Elettromeccanica Moderna:

La nuova legge di Bilancio 2019 conferma e prolunga fino al 31 dicembre 2019 le detrazioni fiscali del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia e del 65% per quelli di risparmio energetico.

Nel primo caso troviamo inclusi interventi di installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo (storage) e bonifica dell’amianto, fino a una spesa massima di 96.000€ per singola unità immobiliare.

Di pari passo l’Ecobonus del 65% coinvolge le azioni di riqualificazione energetica delle abitazioni come installazione di caldaie a condensazione, pannelli solari termici, sistemi ibridi e scaldacqua in pompa di calore.

In particolare ci sono due significanti novità:

La prima:  per i condominiali il bonus del 65% per interventi su parti comuni sale al 70-75% quando questi permettono il raggiungimento di prestazioni energetiche più alte, e all’80-85% nei casi in cui ci sia una riduzione anche del rischio sismico dell’edificio. Il Bonus è stabilizzato fino al 2021 e rimane detraibile in 10 anni.

Piccola curiosità: questo vale anche per gli alberghi ma ne parleremo in un altro articolo.

La seconda:  la Mobilità elettrica! Per spese sostenute da dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 per acquistare infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati elettrici è confermata la detrazione fiscale del 50% (calcolata su ammontare non superiore a 3.000€). Queste detrazioni possono essere applicate anche ai costi\spese per acquisto e posa in opera di installazioni di ricarica sulle parti comuni condominiali.

Guida Veloce: Colonnina Elettrica

Inizia con questa tematica molto attuale la serie delle Guide Veloci EMM (ElettroMeccanica Moderna): panoramiche rapide su argomenti importanti in maniera semplice e completa.

L’auto elettrica sta diventando velocemente adulta; secondo l’ultimo aggiornamento dell’UNRAE di luglio 2018 stiamo assistendo a un calo delle “alimentazioni” tradizionali come il diesel, in favore a una crescita sostanziale dell’ibrido e al decollo vertiginoso dell’elettrico, con circa il 300% di aumento di vendite di vetture elettriche. Nel 2030 arriveremo a una nuova visione del mercato, diviso equamente fra veicoli ibridi e totalmente elettrici.

Parliamo ora delle strutture di ricarica già disponibili e ampiamente sviluppati per i veicoli elettrici: le colonnine. Queste si possono dividere in due macro aree: wall box e pole station.

La Wall Box  è la stazione di ricarica ideale, posizionata a parete,  per la ricarica in ambito privato sia a casa che a lavoro (es. box auto o garage aziendale).

Puoi collegare la stazione al contatore di casa e il costo dei consumi di energia legati alla tua auto sarà addebitato direttamente nella bolletta, come qualsiasi altra utenza elettrica in casa. Normalmente i veicoli sostano nel box o nel posto auto diverse ore ogni giorno: questa situazione  ideale consente di ricaricare la batteria utilizzando una potenza kW ridotta. Non è necessario un contatore nuovo o avvisare il gestore di rete, la macchina viene considerato al pari di un elettrodomestico.

La durata di ricarica dipende dal tipo di batteria del veicolo, solitamente si riesce a passare da 0 a 100% in circa 6-8 ore. Sono possibili ricariche parziali attraverso funzionalità come lo Smart Charging.

wallbox elettrica elettromeccanica moderna esempio grossetoQuanto costa un “pieno” di elettricità?

Meno di quanto si possa pensare. Comunque è necessario fare i conti con la capacità della batteria in dotazione al veicolo e al rapporto km/kWh (chilometri per chilowattora), equivalente del rapporto km/l, che indica il consumo del mio veicolo elettrico.

Il modello perfetto sarebbe di unire la wall box (o anche la pole station di cui trattiamo dopo) a un impianto fotovoltaico, in maniera di ottimizzare l’autoconsumo di energia.

La Pole Station è la struttura progettata per ricaricare fino a due auto elettriche in luoghi pubblici o privati. Viene installata in luoghi aperti al pubblico come strade o parcheggi sia pubblici che aziendali. I datori di lavoro che mettono a disposizione parcheggi auto per i dipendenti si troveranno infatti a dover presto gestire la loro necessità di caricare i veicoli durante l’orario di lavoro. Un servizio questo, che l’azienda potrà fornire installando delle colonnine di ricarica con sistemi di accesso personalizzati.

Chi sarà coinvolto?

Attività e infrastrutture come autorimesse e parcheggi, centri commerciali e negozi, ristoranti, strutture turistiche, condomini, comuni ed enti pubblici, oltre alla grande utenza privata, sono e saranno coinvolti in questa grande trasformazione che accelererà sempre di più.

Per chi voglia approfondire la tematica e richiedere una consulenza per un progetto i nostri consulenti sono sempre a disposizione.

Tel: 0564.455097 Mail: info@elettromeccanicamoderna.com

Guida Caldaia 2018: Manutenzione & Detrazioni

Guida Caldaia 2018: Manutenzione & Detrazioni

La manutenzione della caldaia consiste in due elementi: nella sua verifica ordinaria di funzionamento e il controllo efficienza energetica (detta anche verifica dei fumi).

La verifica garantisce la sicurezza dell’impianto ed è obbligatoria per legge. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica e azzerare gli incidenti dovuti all’età dell’impianto. La legge di riferimento è contenuta nel DPR 74/2013 e disciplina i controlli di “efficienza energetica” degli impianti di climatizzazione invernale (caldaie) e estivi (climatizzatori). Il controllo dei fumi invece va effettuato ogni 2 anni se l’impianto è alimentato a combustibile liquido o solido e ogni 4 anni se è alimentato a Gpl per quanto riguarda tutte le comuni caldaie domestiche e condominiali fino a 100 kW.

Ogni quanto va fatta?

La manutenzione sulla caldaia non deve essere eseguita ogni anno ma alle scadenze previste sul libretto. Quest’ultimo è un documento obbligatorio che accompagna l’impianto e su cui vengono registrati tutti gli interventi: prima accensione, controlli e manutenzioni straordinari e ordinari etc. Il libretto della caldaia dovrà essere compilato obbligatoriamente in caso di nuova installazione di un impianto. In caso di modifica o sostituzione sarà obbligatorio compilare nuovamente il libretto. La conservazione del libretto spetta al responsabile dell’impianto, ossia il proprietario dell’immobile o l’amministratore del condominio.

Chi ne è responsabile?

Della manutenzione della caldaia deve occuparsene il proprietario della casa o l’amministratore del condominio in caso di impianto condominiale. In un appartamento in affitto, il responsabile è l’affittuario,anche se per quanto riguarda lavori più importanti, come la sostituzione della caldaia o riparazioni di parti dell’impianto, la responsabilità ricade ovviamente sul proprietario (stabilito in gran parte dei contratti di locazione).

Chi la deve svolgere?

L’installazione e la manutenzione della caldaia deve essere eseguita professionalmente. A tal fine è necessario rivolgersi ad un installatore abilitato. Il tecnico abilitato può essere sia l’installatore che il manutentore della caldaia.

Sanzioni

Se alla caldaia non viene fatta una manutenzione periodica e non viene controllata da un tecnico specializzato e abilitato, la multa che rischiano inquilini e proprietari di un immobile può essere molto cara:
Da un minimo di 500€ fino ad arrivare a 3.000 €, in base a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 192 del 2005 che fissa le sanzioni per la mancata manutenzione delle caldaie all’art. 15.
Il rischio di multa è presente anche nel caso in cui l’inquilino o il proprietario non abbia il libretto di impianto: una sanzione corrispettiva tra 500 e 600€.

Rischi

Un impianto mal funzionante è molto pericoloso per la sicurezza della casa: aumenta fortemente il rischio di incidenti o immissione di scarichi pericolosi all’interno dell’abitazione. Inoltre in caso di accertamento di mancata manutenzione vi è il rischio che un’eventuale assicurazione sulla casa non copra i danni provocati dal malfunzionamento della caldaia.

Detrazioni fiscali

Chi intende sostituire la vecchia caldaia con la nuova può ottenere agevolazioni fiscali importanti, in quanto considerabili come interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Le novità più recenti sulla detrazione Ecobonus Caldaie 2018 sono:

  • Detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A e con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • Detrazione 50%: se si sceglie una caldaia a condensazione di classe A.

Domande & Consulenza:

Per qualsiasi informazione e consulenza sull’assistenza caldaia potete rivolgervi a Elettromeccanica Moderna e alla sua lunga esperienza nel settore. Potete contattarci al 0564.455029 o via mail a: info@elettromeccanicamoderna.com

Bonus Energetico 2018

Bonus risparmio energetico nuova Legge di Bilancio 2018

Il bonus risparmio energetico 2018, chiamato anche Ecobonus 2018 o bonus riqualificazione energetica, è un’importante agevolazione che consente ai contribuenti di beneficiare di un consistente sconto Irpef sulle spese sostenute per migliorare l’efficientamento energetico della propria casa in base al livello raggiunto.

Quindi dal 1 gennaio 2018, non è più prevista una detrazione del 65% per tutti gli interventi, ma aliquote differenziate con l’obiettivo di agevolare maggiormente i lavori capaci di migliorare la prestazione energetica degli edifici.

  • Detrazione del 50%:

Per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A e per l’acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

  • Detrazione del 65%:

Per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII;
Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100mila euro a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%.

 

Per qualsiasi informazione aggiuntiva o consulenza gratuita sulle modalità di inserimento nell’’Ecobonus contattateci a info@elettromeccanicamoderna.com o telefonandoci al 0564.455097 – 0564.455029.

Puoi anche consultare le nostre pagine di riferimento per la climatizzazione e il risparmio energetico ai seguenti link:

  • Pompe di calore – Link
  • Caldaie – Link
  • Infissi per il risparmio energetico – Link